Vincenzo de CastroNacque a Pirano il 5 luglio 1808 da Giovanni e Teresa de Moratti. Più tardi la famiglia si trasferì a Treviso e qui studiò al seminario dove incontrò personaggi importanti che collaboravano con Tommaseo e Pindemonte e collaborò al giornale di scienze, lettere e arti. All’Università di Padova studiò filosofia e si laureò nel 1835. Fu assistente alla cattedra di filosofia teorico pratica, ma insegnò anche a Verona e a Padova . Intanto aveva scritto gli studi poetici(nel 1938) e un Atlante storico universale a Verona (nel 1842) d’uso scolastico. Collaborò pure al prestigioso giornale Auganes. Inoltre pubblicò numerose traduzioni di opere poetiche educative dal latino, dal tedesco e dal greco moderno.Nelle sue opere si ispirava alle correnti romantiche e spiritualistiche, criticando ogni interpretazione edonistica e utilitaristica dell’arte per collegarla alla vita morale e alla tradizione cristiana. Come insegnante riscuoteva molto Liberata la Lombardia, de Castro poté pubblicare la sua “Storia aneddotica, politica, militare della guerra d’Italia” seguita dalle “Biografie contemporanee” e riprendere il ruolo di educatore .Fu nominato ispettore, poi professore Come istriano, legato agli emigrati politici Combi e Luciani si batté per un equo confine orientale d’Italia. Morì a Milano il 18 gennaio 1886. |
Diego de CastroNasce a Pirano il 19 agosto 1907 da Domenico de Castro e Anna Gabrielli nell’edificio della Rotonda, attuale sede del Museo del Mare Sergej Mašera. A Pirano frequentò le scuole elementari fino al 1916, poi visse a Salvore dove la sua famiglia possedeva una villa.Proseguì gli studi a Trieste dove nel 1925 conseguì la maturità.Il suo amore e la predisposizione per gli studi lo portarono a laurearsi quattro anni dopo in giurisprudenza all’università “La Sapienza” di Roma con centodieci e lode e la sua tesi di laurea fu pubblicata nel numero XXIV della serie II degli Annali di statistica. Subito dopo riuscì a vincere un concorso per assistente per le materie economiche alla Facoltà di giurisprudenza di Roma. Incarico che gli diede accesso al mondo universitario che non abbandonerà più. Antifascista, fu costretto a riparare a Roma, dove visse nella clandestinità fina alla liberazione della città. Alla liberazione si fee richiamare del Ministero della Marina in cui svolse un’attività esemplare. Fu nominato ufficiale di collegamento con l’Ottava armata britannica. Allora cominciarono i suoi contatti con de Gasperi e con l’allora Ritornò a Torino dove continuò ad insegnare fino al 1970 e poi ancora a Roma. Nel 1982 andò in pensione dopo aver insegnato per ben cinquanta anni. In maggio fu nominato dal presidente della repubblica professore emerito, cioè a vita. Scrisse più di centotrenta opere riguardanti la statistica e nel 1997 uscì il suo libro autobiografico “Memorie di un novantenne”. Il professore si spense a Roletto (Torino) il 13 giugno 2003. Sito ufficiale:http://www.diegodecastro.it/ |